Lo studio canadese
Anche i risultati ottenuti da uno studio condotto in Canada qualche tempo fa, dimostrano l’importanza di adeguate assunzioni di prodotti lattiero caseari in età avanzata.
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A completamento e supporto dello studio condotto su oltre 7000 australiani di età media di 86 anni, vale la pena riportare i risultati di un altro studio [11], per certi versi simile, condotto un paio di anni fa in Canada.
Anche questo studio è stato condotto su anziani residenti in comunità, e anche questo studio ha una grande numerosità (circa 8000 persone, egualmente ripartiti nei due generi). Non si tratta però di uno studio di intervento, ma di uno studio trasversale, vale a dire che sono stati rilevati i consumi alimentari tramite questionari e quantità e qualità dei prodotti lattiero caseari consumati sono state messe in relazione con una batteria di 10 test appartenenti a 3 specifici domini cognitivi: memoria, funzioni esecutive e velocità psicomotoria. I risultati hanno dimostrato che l’assunzione totale di latticini, formaggi e prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi, è positivamente associata al dominio della funzione esecutiva.
L’assunzione di yogurt positivamente al dominio della memoria (tutti p <.05), indipendentemente da età, sesso, istruzione e qualità della dieta. L’assunzione di latticini totali, formaggio e latticini a basso contenuto di grassi è stata associata in modo specifico alla capacità di fluidità verbale. Gli individui che avevano una assunzione di prodotti lattiero-caseari >2,5 volte/giorno1 avevano un punteggio maggiore rispetto a quelli che ne consumavano di meno.
Questi risultati, insieme ai precedenti, dimostrano l’importanza di adeguate assunzioni di prodotti lattiero caseari in un’età nella quale non solo le ossa e i muscoli diventano più fragili, ma nella quale anche il declino cognitivo può comportare rischio non solo nella perdita dell’autonomia, ma anche nel rischio di cadute, instabilità e insicurezza.
Ci sono insomma sempre maggiori evidenze che un semplice intervento nutrizionale, tra l’altro con prodotti accessibili e graditi al consumatore, possa comportare una serie di benefici per la salute dell’anziano che spaziano dalla prevenzione del diabete di tipo 2, all’ipertensione arteriosa, dalle malattie cardiovascolari alla fragilità dell’osso.
Siamo a conoscenza che la malnutrizione dell’anziano sia responsabile di fragilità, ma spesso dimentichiamo che anche lo scarso consumo di prodotti lattiero caseari è un elemento importante di malnutrizione, tra l’altro facilmente correggibile e in grado di comportare notevoli vantaggi per la salute. Maggiore enfasi dovrebbe quindi essere posta sulla riduzione della malnutrizione negli anziani e sugli approcci dietetici per ridurre la loro perdita di massa muscolare, funzionalità muscolare, densità ossea e al contempo il loro declino cognitivo.
Autore: PROF. ANDREA GHISELLI, Medico Internista, Presidente SISA – Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione
Bibliografia
1. Purtroppo i questionari utilizzati per questo studio non erano in grado di valutare la quantità perché non c’erano riferimenti alle porzioni, per cui è possibile avere informazioni sulla sola frequenza.
1. Gullberg, B., O. Johnell, and J.A. Kanis, World-wide Projections for Hip Fracture. Osteoporosis International, 1997. 7(5): p. 407-413.
2. Hernlund, E., et al., Osteoporosis in the European Union: medical management, epidemiology and economic burden. Archives of Osteoporosis, 2013. 8(1): p. 136.
3. GBD 2019 Fracture Collaborator. Global, regional, and national burden of bone fractures in 204 countries and territories, 1990–2019: a systematic analysis from the Global Burden of Disease Study 2019. Lancet Healthy Longev, 2019. 2(September): p. e580-e592.
4. Wyskida, M., K. Wieczorowska-Tobis, and J. Chudek, Prevalence and factors promoting the occurrence of vitamin D deficiency in the elderly. Postepy Hig Med Dosw (Online), 2017. 71(0): p. 198-204.
5. Thong, B.K.S., S. Ima-Nirwana, and K.Y. Chin, Proton Pump Inhibitors and Fracture Risk: A Review of Current Evidence and Mechanisms Involved. Int J Environ Res Public Health, 2019. 16(9).
6. Hightower, L., Osteoporosis: Pediatric Disease with Geriatric Consequences. Orthopaedic Nursing, 2000. 19(5): p. 59-62.
7. Yeung, S.S.Y., et al., Sarcopenia and its association with falls and fractures in older adults: A systematic review and meta-analysis. J Cachexia Sarcopenia Muscle, 2019. 10(3): p. 485-500.
8. Iuliano, S., et al., Effect of dietary sources of calcium and protein on hip fractures and falls in older adults in residential care: cluster randomised controlled trial. BMJ, 2021. 375: p. n2364.
9. National Health and Medical Research Council, Australian Government Department of Health and Ageing, New Zealand Ministry of Health. Nutrient Reference Values for Australia and New Zealand. Canberra: National Health and Medical Research Council; 2006. Available at https://www.nrv.gov.au
10. LARN, Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana. 2014: SINU.
11. Cuesta-Triana, F., et al., Effect of Milk and Other Dairy Products on the Risk of Frailty, Sarcopenia, and Cognitive Performance Decline in the Elderly: A Systematic Review. Adv Nutr, 2019. 10(suppl_2): p. S105-s119.
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Un semplice intervento nutrizionale con prodotti lattiero caseari comporta un’importante riduzione del rischio di cadute e fratture nella popolazione anziana. Un’azione di prevenzione che coniuga l’efficacia di un intervento preventivo a quella di un intervento terapeutico.