Il ruolo dei latticini nelle principali fasi di vita della donna
I prodotti lattiero-caeari apportano numerosi benefici nella vita di una donna. Possono infatti essere utili durante la gravidanza e in menopausa.
Nel corso della propria vita la donna si trova ad attraversare differenti fasi. Ciascuna di queste è caratterizzata da cambiamenti fisiologici che richiedono un approccio diverso, ma anche attenzioni specifiche.
Il corpo femminile è ben diverso da quello maschile e una delle questioni con cui la donna deve fare spesso i conti riguarda il peso corporeo. Uno studio ha dimostrato che seguendo una dieta ipocalorica, le donne faticano di più rispetto agli uomini a perdere peso. Inoltre, di fronte a una riduzione del colesterolo HDL si è verificata – nei soggetti femminili protagonisti dello studio – anche una perdita della massa grassa e della densità minerale ossea.
A questo risultato, contribuisce tra gli altri fattori, anche quello psicologico correlato all’assetto ormonale. Le donne infatti, anche a causa del profilo ormonale ciclico (gravidanza, sindrome premestruale, menopausa) che influenza appetito e stati emotivi, hanno più difficoltà a resistere ad eventuali tentazioni. E queste ultime possono trasformarsi in un eccesso calorico e in un aumento del peso corporeo. Anche stress e ansia possono impattare sul benessere psicofisico: in questo caso alimenti ricchi di vitamine del gruppo B e triptofano – come latticini e derivati – possono contribuire a favorire l’equilibrio delle emozioni.
La donna e la sindrome premestruale
Ogni mese la donna, seppure ciascuna in modo differente, avverte cambiamenti nel corpo e stando ai dati statistici, 8 donne su 10 soffrono di sindrome premestruale. Tutta colpa dell’impennata ormonale dove si alternano estrogeni e progesterone e che provocano:
- aumento del peso
- gonfiori alle gambe per l’aumento del liquido interstiziale
- dolore a seno e ventre.
Il progesterone aumenta l’appetito e il desiderio di carboidrati, senza contare che l’aumento delle monoamminossidasi (Mao) nel cervello generano un calo della serotonina, l’ormone del buon umore. A questo si aggiunge una minore produzione di endorfine che provoca irritabilità. Un’alimentazione impostata in modo sano può aiutare a ridurre i disturbi tipici della sindrome premestruale, in quanto ci sono alcuni nutrienti che vanno ad agire proprio sull’ansia, sul malumore, sul drenaggio dei liquidi. Uno studio effettuato su questa patologia ha dimostrato che i sintomi caratteristici diminuiscono del 41% con l’assunzione di alimenti ricchi di vitamina D. Stessa cosa se si assumono abitualmente cibi con un buon apporto di calcio (circa 1.283 g al giorno): in questo caso l’insorgenza delle problematiche legate alla sindrome premestruale è inferiore del 30% rispetto a chi segue una dieta povera di calcio.
Tra i cibi ricchi di calcio e vitamina D rientrano prodotti lattiero-caseari come yogurt, latte, formaggi anche in versione scremata.
La donna e la gravidanza
Le donne hanno un metabolismo basale più basso rispetto agli uomini, ovvero presentano minore tessuto metabolicamente attivo. La natura ha previsto che il corpo femminile avesse più grasso di deposito a disposizione per agevolare le funzioni riproduttive. Dunque, l’aumento di peso durante la gravidanza è assolutamente normale, perché il corpo non fa altro che accumulare più riserve energetiche per assicurare al bambino un corretto sviluppo.
Questa speciale fase nella vita di una donna prevede diversi cambiamenti sia a livello fisico che psicologico. In grembo ora c’è una nuova piccola vita che sta crescendo e per questo, necessita di attenzioni e soprattutto di essere alimentata in modo corretto. La futura mamma oltre a provvedere al proprio sostentamento energetico, si deve occupare anche del bebè. Per questo motivo è importante seguire i consigli (anche alimentari) indicati dal proprio ginecologo.
In generale durante la gestazione bisogna considerare un leggero aumento di proteine e nutrienti come il calcio, la vitamina D e l’acido folico, indispensabili per il corretto sviluppo scheletrico. Questi preziosi nutrienti sono contenuti all’interno di latte e derivati e il consumo giornaliero di 3-4 porzioni di prodotti lattiero-caseari (magari facendo ricadere la scelta su quelli con un minor contenuto di grassi) va a ricoprire quelle che rappresentano le esigenze richieste. Consumando 40-60 g di formaggio si va già a coprire un terzo del fabbisogno di calcio giornaliero.
La donna e la menopausa
Prima ancora dell’inizio della menopausa stessa, già nella fase antecedente le ovaie iniziano a produrre un minor numero di ormoni femminili. Dal punto di vista metabolico si può instaurare quella che viene definita resistenza insulinica che porta a trasformare con più facilità le calorie introdotte, in grassi. Durante la menopausa si assiste a sbalzi d’umore, a un aumento dell’appetito (per un minor tasso di estrogeni), oltre che a una progressiva sostituzione della massa magra con quella grassa. Per questo motivo, anche se si consumano le stesse quantità di cibo, si può ingrassare più facilmente.
Inoltre, dopo i 40 anni si può andare incontro ad osteoporosi, una patologia per cui la densità minerale ossea diminuisce rendendo così le ossa più deboli, più fragili e più soggette a frattura in caso anche di piccoli traumi. Dunque un buon apporto di calcio e di vitamina D nella dieta può essere funzionale alla buona salute delle ossa. Diversi studi hanno rilevato la relazione tra dieta e menopausa precoce, dove quest’ultima è associata a un maggiore rischio di osteoporosi e malattie cardiovascolari.
In particolare, un recente lavoro scientifico frutto di 30 anni di raccolta dati su 120.000 donne tra i 25 e i 49 anni, ha mostrato che donne con una più alta assunzione di calcio hanno il 13% di probabilità in meno di andare incontro alla menopausa prima dei 45 anni. Un’altra ricerca ha aggiunto che alti livelli di vitamina D nella dieta riducono del 17% la possibilità di una menopausa precoce. Sono fonte di calcio e vitamina D alimenti come:
- cavoli;
- rucola;
- uova;
- pesce grasso come salmone, sardine.
Dunque, seguire un’alimentazione equilibrata che comprenda alimenti ricchi di nutrienti come calcio e vitamina D (ad esempio i prodotti lattiero-caseari), può fornire un valido aiuto in tutte le fasi più importanti della vita di una donna.
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