Il latte irrobustisce le ossa… già dal ventre materno
L’associazione tra il consumo di latte e il rischio di osteoporosi/fratture ossee, come riportato da alcuni articoli allarmistici sul web, è assolutamente infondata. Gli ultimi studi scientifici hanno confermato l’effetto benefico del consumo di latte sulla densità minerale ossea, escludendo tassativamente questa ipotesi.
I latticini contengono una serie di nutrienti (calcio, fosforo, magnesio, manganese, zinco, vitamina D e vitamina K) necessari per la costruzione di ossa forti durante l’infanzia e per il loro mantenimento durante l’età adulta.
Addirittura, la partita per le ossa forti si gioca già nel ventre materno. Uno studio danese conferma che il consumo di latte vaccino da parte delle donne in gravidanza ha effetti positivi sulla struttura ossea del nascituro. Alla nascita, i bambini delle donne che avevano bevuto ogni giorno 1 o più bicchieri di latte erano più lunghi e robusti rispetto ai nati da madri che consumavano poco latte. Seguendo i bambini ai 20 anni, i ricercatori hanno potuto constatare che l’effetto positivo si manteneva nel tempo: attorno al ventesimo anno d’età, i giovani risultavano più alti e con maggiori livelli di IGF-1 (Insulin Growth Factor-1) rispetto i coetanei del gruppo di controllo, anche se le differenze non erano statisticamente significative. L’effetto pro-crescita del latte vaccino è stato attribuito in gran parte alla maggiore assunzione di proteine con il latte.
Continuare con un’adeguata assunzione di minerali durante l’infanzia e l’adolescenza è importante. Una dieta carente, in questo senso, si associa a un significativo aumento del rischio di fratture in età avanzata, in particolare nelle donne. Nello specifico, è documentato che il consumo di latte dalla prima infanzia fino ai 25 anni (quando si sviluppa il massimo fisso della massa ossea) è un fattore protettivo nei confronti dell’osteoporosi: i ragazzi che consumano quantità adeguate di calcio prima dei 25 anni rischiano l’osteoporosi meno dei loro coetanei. Il consumo di latte vaccino in gravidanza incrementa altezza e peso alla nascita; l’effetto si prolunga per tutta l’adolescenza.
Anche negli anziani il consumo di latte aiuta, ma con una adeguata integrazione. Una ricerca basata sui dati di 628 uomini e donne tra i 67 e i 93 anni appartenenti alla coorte statunitense del Framingham Study, ha dimostrato che – se associato a supplementazione con vitamina D – un buon apporto di latticini migliora la densità ossea di rachide e femore, ed è efficace nel mantenimento della densità minerale ossea a livello vertebrale. La spiegazione è semplice: fino al 40% del calcio dei latticini viene assorbito nel primo tratto dell’intestino, proprio grazie alla vitamina D.
Autore:
SAMANTHA BIALE, nutrizionista-diet coach e giornalista
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