Stringere i denti, parlare fuori dai denti, fuori il dente fuori il dolore, avere il dente avvelenato, trovare pane per i propri denti. Sono solo alcuni dei tanti modi di dire che identificano la stretta correlazione tra denti e quotidianità, tra denti ed emozioni. Per salvaguardare la loro salute, oltre ai controlli periodici e l’igiene, ci sono anche i cibi “amici del sorriso”.

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Quello tra denti e cibo è il legame apparentemente più banale, ma proprio per questo, forse, il più viziato da pregiudizi e false convinzioni. Primo fra tutti, che per prevenire la carie sia sufficiente rinunciare a caramelle e cibi zuccherati. Magari! Se fosse davvero così, le tante persone che non amano i dolci sarebbero naturalmente protette.

A fare chiarezza sui cibi realmente più dannosi per i denti è stato il dottor Daniel Kandelman del Department of Oral Health University of Montreal che, già 20 anni fa, mise in cima alla lista dei cibi potenzialmente cariogeni quelli caratterizzati da un’alta concentrazione amidacea/zuccherina e una forte adesività ai denti come pasta, patatine fritte, torte, biscotti, tartine, focacce e pane.

Un’alimentazione eccessivamente ricca di carboidrati raffinati e zuccheri, tipica della società attuale, è il focus di una più recente review che pone l’accento sui danni ai denti causati dall’alta frequenza giornaliera di consumo di tali alimenti. A questo proposito, uno studio pubblicato su Annals of Nutrition and Metabolism che ha quantificato la produzione di acidi da parte di vari farinacei, dimostra una formazione di acido nella placca in quantità maggiore o per un periodo più lungo dopo il consumo di pane o patatine, rispetto all’assunzione di zucchero.

Un bicchiere di acqua dopo ogni spuntino salva i denti

La soluzione, se non si riesce a perdere quest’abitudine, è bere acqua dopo ogni spuntino e lavarsi i denti almeno 3-4 volte al giorno. Con l’accortezza di evitare di spazzolare i denti immediatamente dopo aver consumato alimenti o bevande acide (una bibita gassata o una spremuta di arancia): l’acidità rende momentaneamente più delicato lo smalto e le setole potrebbero danneggiarlo.

Meglio fare qualche sciacquo con acqua e ricorrere al dentifricio un quarto d’ora dopo. Se non si ha lo spazzolino a portata di mano, è utile masticare chewing gum senza zucchero (4) che stimola il flusso salivare, asportando meccanicamente i residui di cibo dai denti. Tra le gomme più efficaci ci sono quelle che contengono xilitolo, uno zucchero ricavato principalmente dal legno di betulla, utilizzato in confetteria come dolcificante alternativo. Un nuovo studio dell’università Statale di Milano, presentato a Oslo, al 64° Congresso dell’European Organisation for Caries Research, rivela che lo xilitolo ha prodotto un 30% di prevenzione della carie, confermando le note proprietà protettive di questo poliolo contro la carie. I dosaggi di xilitolo ritenuti efficaci vanno da 3 a 8 grammi al dì, pari a circa 5 chewing gum.

 

La saliva è la prima difesa contro la carie, ma da sola non basta

Ogni volta che si mangia o beve qualcosa che contiene zuccheri o carboidrati fermentabili, i batteri cariogeni presenti in bocca incominciano a produrre acido, dando il via alla demineralizzazione che continua per circa 20-30 minuti. Per “disinnescare” il potere cariogeno di una caramella o di un bicchiere di succo, generalmente basta l’azione fisiologica della saliva che elimina i residui, contrasta la momentanea acidità grazie a composti neutralizzanti ricchi di bicarbonato e rilascia calcio dall’effetto mineralizzante. Il naturale effetto tampone della saliva è però insufficiente nel caso di un consumo frequente, durante la giornata, di cibi caratterizzati da un’alta adesività ai denti. Per valutare il potere cariogeno di un alimento, infatti, i fattori chiave sono il tempo e la frequenza di consumo: più a lungo i cibi rimangono a contatto con i denti, più i batteri hanno modo di produrre acido. Ecco perché è sconsigliato mangiucchiare o sorseggiare bibite dolci di continuo durante la giornata.

 

Autore:

SAMANTHA BIALE, nutrizionista-diet coach e giornalista

 

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Formaggi e yogurt migliorano il sorriso.

Formaggi e yogurt migliorano il sorriso

Per valutare il potere cariogeno di un alimento, i fattori chiave sono il tempo e la frequenza di consumo: più a lungo i cibi rimangono a contatto con i denti, più i batteri hanno modo di produrre acido. Ma per salvaguardare la salute dei denti, oltre ai controlli periodici e l’igiene, ci sono anche i cibi “amici del sorriso”.

 

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