Bambini: i latticini migliorano le performance scolastiche
A sorpresa, anche i bambini, come noi adulti, possono soffrire di “stress”, ovviamente commisurato al loro “mondo”, ben si intende!
Quello “strano” malumore che i piccoli tornati dalle vacanze dimostrano nei confronti della ripresa delle attività scolastiche, può non essere solo un capriccio. Anzi. Secondo un’inchiesta del settimanale Newsweek, si potrebbe addirittura parlare di una vera e propria sindrome pediatrica. I dati rivelano, infatti, che la nostalgia dello svago estivo colpisce, tutti gli anni, numerosi bambini di tutto il mondo. Come aiutarli? La soluzione è più semplice e “piacevole” di quel che si possa pensare perché, anche questa volta, è l’alimentazione a giocare un ruolo chiave.
Tra le sostanze utili per migliorare l’adattamento ai nuovi ritmi e la ripresa degli studi con vitalità e buonumore, un posto di prim’ordine spetta alle vitamine del gruppo B che l’organismo utilizza per trasformare correttamente il cibo in energia. In pratica, queste vitamine costituiscono dei co-fattori, cioè “chiavi” grazie alle quali gli alimenti possono essere metabolizzati e trasformati in carburante di pronto utilizzo. Questo spiega perché le vitamine del gruppo B, pur non fornendo calorie, sono spesso chiamate “vitamine energetiche”.
Tra i cibi ricchi di queste vitamine ci sono proprio i latticini.
I più ricchi di vitamina B2 sono: latteria (0,68 mg), camembert (0,52 mg), pecorino (0,47 mg), emmenthal, groviera e fontina (0,45 mg) e brie (0,43 mg)
I più ricchi di vitamina B3 sono: camembert (1 mg), gorgonzola (0,9 mg), provolone (0,6 mg), latte di pecora (0,5 mg), latteria, mozzarella e brie (0,4 mg)
I più ricchi di vitamina B6 sono: camembert (0,25 mg), brie (0,23 mg), groviera (0,13 mg), emmenthal e gorgonzola (0,11 mg).
I più ricchi di vitamina B12 sono: parmigiano, grana padano, feta e fontina (1,7 mg), gorgonzola e groviera (1,6 mg).
Fonte: Tabelle di composizione degli alimenti. CREA – Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.
I latticini entrano a pieno titolo nella dieta dei bambini anche per un altro e importante motivo: insieme alla frutta, potrebbero addirittura essere la discriminante tra una carriera scolastica “normale” ed una “brillante”. E’ questa una delle evidenze raccolte dal Western Australian Pregnancy Cohort (Raine) Study (9) che ha messo in rilievo come una dieta ottimale seguita nei primi anni di età possa condizionare anche il successo accademico degli anni successivi, in particolare per materie come matematica, lettura, scrittura e ortografia. In particolare, è emerso che un elevato consumo di latticini all’età di 1-3 anni è associato ai più alti punteggi accademici, a tutte le età.
Chi vi sta scrivendo ha appena rivalutato il panino con la crescenza che la mamma insisteva a mettere in cartella al posto della merendina…
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Autore:
SAMANTHA BIALE, nutrizionista-diet coach e giornalista
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Dopo l’estate, ricominciamo… ragionando di “pancia”!
Stanchezza immotivata, difficoltà di concentrazione e memoria dispettosa? Colpa del cosiddetto “stress da rientro” che si va a sommare agli effetti dell’alimentazione meno controllata tipica dell’estate. Ecco come ritrovare sprint, benessere e buonumore.