L’etichettatura Front-of-Pack
Dobbiamo distinguere ciò che è gradito al consumatore da ciò che è utile alla salute del consumatore: le due cose non sempre coincidono, o forse quasi mai.
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L’OMS suggerisce di favorire politiche e azioni che promuovano la disponibilità e l’accessibilità di alimenti a ridotto contenuto di grassi, per esempio [12], e questo spinge l’industria alla riformulazione dei suoi prodotti. Avere la disponibilità di prodotti a minore contenuto di grassi (ma lo stesso può valere per sale o zucchero) è certamente un vantaggio per il consumatore, a patto però che non sia a conoscenza della riformulazione.
Ma questo è ovviamente impossibile, perché un produttore che si impegna in un costoso processo di riformulazione vorrà certamente comunicarlo al consumatore. Sono ormai molteplici le evidenze in letteratura su come gli alimenti light, healthy, con claims salutistici possano favorire l’iperconsumo [13-16].
Un “claim” in etichetta incontra il gradimento di tutti, dai consumatori, ai produttori, ai governi e viene vista in maniera benevola persino dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che di fatto incoraggia l’industria alimentare alla riformulazione dei prodotti. Il consumatore gradisce la facile soluzione di alimenti che ritiene “più sani” e da parte sua l’industria alimentare vede nella riformulazione una possibilità di aumentare il volume delle vendite, confidando che il consumatore sia attratto da vantaggi per la salute di alimenti “light”, “con 30% di grasso in meno”, o “senza zuccheri aggiunti” ecc.
Nutri-score e sistemi codificati dai colori
L’etichettatura Front-of-Pack è pertanto uno degli interventi che ha ricevuto e sta ricevendo notevole interesse e il dibattito sul sistema migliore è molto acceso (in figura 1 le principali proposte [17]). Tra queste, come si può vedere, il Nutri-score è il sistema che ha ricevuto il più alto numero di adesioni.
È un sistema sviluppato in Francia basato sui colori e rappresenta una evoluzione del traffic-light proposto qualche anno fa dalla Food Standard Agency britannica, che unisce il concetto di profilo nutrizionale e di semaforo [18]. Questo sistema nelle intenzioni degli autori dovrebbe aiutare il consumatore a confrontare prodotti dello stesso gruppo, per effettuare scelte migliori.
In pratica si tratta di un sistema a cinque colori che valuta gli aspetti negativi (calorie, grassi saturi, zucchero e sale) e positivi (fibra, frutta fresca e secca e verdura e, inspiegabilmente, proteine) di un prodotto e li trasforma in un numero corrispondente ad una lettera e un colore: lettera A, verde intenso, lettera E, rosso scuro, connotando in questo modo la migliore (verde) o peggiore (rossa) qualità nutrizionale [19]. (vedi figura 1).
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Autore: PROF. ANDREA GHISELLI, Medico Internista, Presidente SISA – Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione
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L’etichettatura front-of-pack sembra essere una strategia promettente per aumentare la consapevolezza sulle scelte alimentari corrette. Ma mentre il sistema proposto dall’Italia mira a “educare” il consumatore, altri sistemi penalizzano i prodotti che caratterizzano la dieta mediterranea.