Dieta vegana nei bambini: cosa sapere
La carenza di nutrienti critici, provocata dai regimi alimentari vegani, può portare a disturbi dello sviluppo gravi o irreversibili. Ecco quali sono i possibili rischi della dieta vegana nei bambini.
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L’effetto di diete esclusivamente vegetali sul metabolismo e sullo stato dei micronutrienti dei bambini non è chiaro poiché ancora relativamente piccolo è il numero di studi scientifici in proposito.
Dati interessanti sono stati pubblicati in un recentissimo studio trasversale finlandese [7] che ha reclutato 40 bambini molto piccoli, di età media 3,5 anni, che, negli stessi asili nido, seguivano una dieta vegana, vegetariana, oppure onnivora pianificate dal servizio nutrizione responsabile della mensa. Il resto della giornata alimentare è stato valutato attraverso questionari alimentari o moduli autocompilati.
Sul sangue di questi bambini è stata eseguita una dettagliata analisi della metabolomica e dei biomarcatori sierici che hanno indicato diversi parametri critici nei bambini vegani. In primis un’insufficienza di vitamina A e un livello di vitamina D ai limiti della carenza in tutti i bambini vegani. Nelle popolazioni scandinave la scarsa presenza di vitamina D è un problema più sentito che da noi per via dello scarso irraggiamento solare, che espone a maggiori rischi. Ma oltre a ciò anche i livelli sierici di colesterolo totale e delle sottofrazioni legate alle HDL e LDL, degli aminoacidi essenziali (tutti, ma soprattutto i ramificati) e degli acidi grassi omega-3 a lunga catena (in particolare acido docosaenoico, o DHA) erano significativamente più bassi nei bambini vegani.
Dieta vegana nei bambini: quali sono i rischi
Le diete vegane infatti sono ricche di acidi grassi essenziali (acido linoleico e alfalinolenico), ma praticamente prive dei derivati a catena più lunga come DHA ed EPA (acido eicosapentaenoico); il DHA è necessario, soprattutto in età evolutiva, per la visione e il corretto sviluppo cerebrale e del funzionamento sinaptico. Bassi livelli di DHA, insieme a quelli di vitamina A destano più di qualche preoccupazione soprattutto per la funzione visiva nei bambini vegani. L’importanza di un adeguato approvvigionamento di DHA in età evolutiva è testimoniato dal fatto che durante lo sviluppo intrauterino, cervello e retina accumulano il DHA di provenienza materna.
Oltre a ciò, i livelli di colesterolo così bassi nei bambini vegani dello studio induce gli autori a chiedersi se ciò non rappresenti un rischio. Un conto è infatti l’adulto, nel quale il colesterolo basso potrebbe essere protettivo per le malattie cardiovascolari (anche se non per tutte), un conto è quando si tratta di bambini così piccoli, nei quali il colesterolo è essenziale per la crescita cellulare, per la divisione e per lo sviluppo, proprio per il suo ruolo principale nella sintesi delle membrane cellulari, degli ormoni steroidei, della vitamina D, degli acidi biliari e della mielina). Occorre quindi prudenza nel raccomandare ai bambini diete vegane almeno fino ad avere maggiore consapevolezza, con ulteriori studi longitudinali, sulla sicurezza di diete esclusivamente vegetali in questa fascia di età.
Hovinen e i suoi collaboratori [7] hanno utilizzato l’approccio “metabolomico” per approfondire le conseguenze metaboliche e nutrizionali di diete vegane nei bambini, trovando sia somiglianze che differenze con quanto si osserva negli adulti. Ciò pone molte domande aperte su come questi tipi di diete potrebbero influenzare aspetti specifici del metabolismo e conseguentemente ricadute sulla salute, a cominciare dallo sviluppo del sistema nervoso centrale e periferico.
Il campione è piccolo, dei 40 soggetti 24 erano onnivori, 10 vegetariani e solo 6 vegani, per cui è difficile trarre conclusioni definitive. Si osserva però molta eterogeneità metabolica nella popolazione studiata e ciò rende improbabile, dicono gli autori, poter definire vantaggiosa per tutta la popolazione una dieta vegana e ulteriori studi si rendono necessari per ottenere maggiori conoscenze sulle conseguenze molecolari.
Del resto mentre ci sono alcune evidenze che una dieta vegana negli adulti possa comportare qualche beneficio in termini di rischio per diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro (ma gli stessi benefici su diabete mellito di tipo 2 [8], malattie cardiovascolari [9] e cancro [10] possono essere ottenuti col consumo di prodotti lattiero caseari), non abbiamo ancora prove certe che possiamo estendere gli stessi benefici ai bambini.
Anzi, una dieta vegana può essere potenzialmente critica per i bambini molto piccoli, che corrono il rischio di un apporto inadeguato in termini di qualità proteica ed energia, nonché di acidi grassi a catena lunga, ferro, zinco, vitamina D, iodio, calcio, e soprattutto vitamina B12 [11]. Le carenze di questi nutrienti possono portare a disturbi dello sviluppo gravi e talvolta irreversibili. Se una tale dieta viene scelta per motivi etici, ecologici o sanitari, una dieta ben pianificata e diversificata con un’integrazione aggiuntiva di vitamina B12, vitamina D, iodio e potenzialmente altri micronutrienti è fondamentale per garantire un apporto sano e nutriente durante l’infanzia [11].
Dello stesso avviso è il documento congiunto sulle diete vegetariane in gravidanza e in età evolutiva [12] redatto da tre società scientifiche pediatriche (la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, SIPPS, la Federazione Italiana Medici Pediatri, FIMP, e la Società italiana di Medicina Perinatale, SIMP) che ammonisce:
la dieta vegana non deve essere raccomandata in età pediatrica perché priva di vitamina B12 e carente di DHA, ferro, vitamina D e calcio. Se viene consigliata deve assolutamente essere integrata con tutti i nutrienti su citati. I bambini che seguono questa dieta devono essere attentamente monitorati nella loro crescita e nel loro sviluppo generale.
Autore: PROF. ANDREA GHISELLI, Medico Internista, Presidente SISA – Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione
Bibliografia
- EURISPES Rapporto Italia 2021. EURISPES Istituto di Studi Politici Economici e Sociali. Available at https://eurispes.eu/wp-content/uploads/2021/05/eurispes_sintesi-rapporto-italia-2021.pdf
- Willett, W.C., et al., Mediterranean diet pyramid: a cultural model for healthy eating. Am J Clin Nutr, 1995. 61(6 Suppl): p. 1402S-1406S.
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- Position paper SIPPS-FIMP-SIMP diete vegetariane in gravidanza ed età evolutiva. Supplemento al numero 3 di Pediatria preventiva e sociale – ANNO XII – 2017 – ISSN 1970-8165. Available at https://www.sipps.it/wp/wp-content/uploads/2020/04/Position-Paper-Diete-vegetariane-2017.pdf
- Salome, M., et al., Substituting Meat or Dairy Products with Plant-Based Substitutes Has Small and Heterogeneous Effects on Diet Quality and Nutrient Security: A Simulation Study in French Adults (INCA3). J Nutr, 2021.
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Il ricorso a diete esclusivamente vegetali può esporre gli adulti a diversi rischi per la salute ed essere estremamente rischioso nei bambini. La carenza di nutrienti critici può portare a disturbi dello sviluppo gravi o irreversibili.