Il latte fa gonfiare la pancia? Ci sono i latticini delattosati
Tra le condizioni associate al gonfiore addominale c’è sicuramente l’intolleranza al lattosio.
In questo caso, spesso basta una fetta di formaggio fresco o una tazza di latte per avere la pancia gonfia. La colpa è del lattosio, lo zucchero che l’organismo non riesce a digerire a causa del deficit di lattasi e che, pertanto, fermenta e richiama acqua nell’intestino.
Se l’intolleranza al lattosio è stata diagnosticata correttamente, l’alternativa più semplice è utilizzare latte e latticini senza lattosio. Si tratta di alimenti con le stesse proprietà nutritive delle versioni con lattosio, fra cui il contenuto di calcio, vitamina D e grassi, con il lattosio già scisso nei due zuccheri semplici: galattosio e glucosio, liberi di essere assorbiti senza creare problemi intestinali. Nell’universo lattiero-caseario ci sono, però, anche prodotti naturalmente a basso contenuto di lattosio come yogurt e latti fermentati in cui i batteri lattici hanno un’azione pre-digestiva, così come formaggi a lunga stagionatura come Grana Padano e Parmigiano Reggiano in cui il processo di stagionatura porta il lattosio a livelli prossimi allo zero, come analogamente accade per il Gorgonzola, grazie alla triplice fermentazione necessaria per la sua produzione.
- Leggi l’approfondimento sull’intolleranza al lattosio
Il latte fa gonfiare la pancia? Ecco cosa fare in caso di intolleranza al lattosio
Nelle situazioni iniziali o borderline di intolleranza, la maggior parte dei nutrizionisti consiglia però di non smettere completamente di consumare latte e latticini, ma assumerne piccole quantità quotidianamente per cercare di stimolare la produzione di lattasi da parte dell’intestino. Anche il ricorso ai latticini con fermenti probiotici è una via percorribile poiché i fermenti lattici facilitano la digestione del lattosio e parallelamente stimolano l’intestino a produrre la lattasi.
Per aiutare i consumatori, il ministero della Salute ha approvato queste due indicazioni che oggi troviamo sulle confezioni:
- “senza lattosio“: presente sui prodotti che hanno meno dello 0,1% di lattosio (questa percentuale va comunque specificata)
- “a ridotto contenuto di lattosio“: si tratta di latti, yogurt e latti fermentati in cui il lattosio è inferiore allo 0,5% (la percentuale residua va comunque specificata).
Autore:
SAMANTHA BIALE, nutrizionista-diet coach e giornalista
Scarica il numero di Ottobre 2017 de L’Attendibile:
La dieta giusta per dire addio alla pancia
Quando il girovita avvelena la vita, non sempre si tratta di chili di troppo.
La strategia più giusta per risolvere il problema parte da un’attenta analisi della situazione.