In Italia esistono oltre 400 varietà di formaggi: la nostra tradizione casearia, infatti, è fra le più ricche al mondo.

Ed è sorprendente pensare come da un’unica materia prima, il latte, possa provenire una gamma di prodotti con sapori e caratteristiche tanto diversi. Dal punto di vista nutrizionale, tuttavia, quando si parla di formaggio si pensa subito ad un particolare nutriente: il calcio.

E in effetti, anche se il formaggio è una importantissima fonte di varie altre sostanze nutritive, quali proteine di elevata qualità, fosforo, magnesio, vitamine come la A, la B2 e la B12, il calcio rimane senza dubbio il suo nutriente più rappresentativo.

E questo vale non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche perché nel formaggio il calcio è presente in una forma facile da assorbire ed utilizzare. Due fattori, questi, ai quali se ne aggiunge anche un terzo, finora poco considerato: il formaggio, e prima ancora il latte, possono rappresentare una fonte di calcio particolarmente vantaggiosa anche dal punto di vista economico.

Proviamo, infatti, a confrontare un formaggio come il grana con alcuni alimenti vegetali spesso indicati come esempio di buone fonti di calcio quali gli spinaci e le mandorle. Per introdurre quei circa 580 mg di calcio presenti in una porzione da 50 grammi di grana padano o di parmigiano reggiano – il cui costo si aggira intorno ad 1 Euro* – dovremmo consumare più di 700 grammi di spinaci (costo medio 1,54 Euro) oppure più di 220 grammi di mandorle (costo medio 3 Euro). E in più c’è da ricordare che negli alimenti di origine vegetale sono spesso presenti sostanze, come gli ossalati e i fitati, che ostacolano l’assorbimento del calcio.

assolatte2I numeri di latte e formaggi

Latte e derivati costituiscono uno dei cinque gruppi di alimenti che dovrebbero essere presenti quotidianamente nella dieta: tre sono le porzioni giornaliere di latte o yogurt (da 125 grammi l’una) e tre le porzioni settimanali di formaggio (da 100 grammi ciascuna, se fresco, e 50 grammi, se stagionato) mediamente consigliate *.

Nell’ambito di questo gruppo sono da preferire il latte parzialmente scremato, i latticini ed i formaggi meno grassi.
* Linee guida per una sana alimentazione italiana INRAN MIPAF rev.2003 consultabili al sito www.inran.it

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Autore: Carla Favaro

Comitato scientifico