Lattoferrina e infezioni: quando i nutrienti del latte possono fare la differenza
Sebbene il latte vaccino contenga minori quantità di Lattoferrina rispetto a quello materno, è interessante notare come da recenti stu- di sia emerso come la Lattoferrina bovina abbia un’attività antivira- le più elevata rispetto a quella umana.
SOMMARIO USCITA 102:
- Il ruolo di un adeguato consumo di latte e derivati per ridurre il rischio di ospedalizzazione
- Lattoferrina e infezioni: quando i nutrienti del latte possono fare la differenza
Lattoferrina e infezioni: quando i nutrienti del latte possono fare la differenza
Tra i nutrienti ad azione protettiva contenuti nel latte, merita particolare attenzione la Lattoferrina (Lf), una glicoproteina identificata nel 1939 nel latte bovino e successivamente isolata nel 1960 sia dal latte umano che da quello bovino. La Lattoferrina, altamente conservata nelle specie umana (hLf), bovina (bLf), murina e suina, è una glicoproteina di circa 690 amminoacidi che appartiene alla famiglia delle transferrine, in grado di chelare reversibilmente due ioni ferro trivalente con elevata affinità. [31]
Sia la Lattoferrina bovina che quella umana agiscono nella fase iniziale dell’infezione virale: bloccando i recettori cellulari e legandosi direttamente alle particelle virali, prevenendo così l’ingresso del virus nella cellula ospite. [32]
La fonte principale di lattoferrina è il latte materno, ma si trova anche nel latte bovino e nei formaggi, anche se pastorizzati perché resiste alle alte temperature: un bicchiere di latte vaccino pastorizzato, infatti, apporta dai 20 ai 30 mg di lattoferrina. Il latte UHT, trattato a temperature decisamente maggiori rispetto a quello pastorizzato, perde invece significativamente in contenuto di lattoferrina. In una porzione da 150 grammi di formaggio, a pasta morbida o semidura, l’apporto di Lattoferrina può essere rispettivamente compreso tra 100 e 180 mg complessivi
Sebbene il latte vaccino contenga minori quantità di Lattoferrina rispetto a quello materno, è interessante notare come da recenti studi sia emerso come la Lattoferrina bovina abbia un’attività antivirale più elevata rispetto a quella umana. [34]
Il carattere multifunzionale della Lattoferrina è stato ampiamente studiato, utilizzando maggiormente la sua versione bovina (bLf) che quella umana (hLf), rivelando attività antimicrobiche, antifungine, antitumorali, immunomodulatorie e antivirali. Nel corso degli anni, l’attività antivirale di bLf è stata testata con diversi virus come i virus Mayaro, Chikungunya, Zika, Dengue e Herpes Simplex, nonché svariati ceppi di adenovirus e rinovirus. [35]
Recentemente, diversi gruppi di ricerca hanno dimostrato che bLf riduce la replicazione (progenie virale) di SARS-CoV-2 fino a circa l’84,6% in modelli di cellule animali coltivate in vitro (Vero E6) e del 69% nelle cellule epiteliali basali alveolari umane (A549) alla concentrazione di 1 mg/ml. [36]
Figura 1. Effetto antivirale complessivo della Lattoferrina bovina sull’infezione da SARS-CoV-2. Le cellule animali sono state trattate in vitro con 1 mg/mL di Lattoferrina durante tutta la procedura di infezione (vale a dire prima, durante e dopo l’aggiunta del virus). A 72 ore dall’infezione, le cellule sono state colorate (in alto) e le placche sono state contate (in basso) per determinare l’efficienza dell’infezione in relazione alle cellule non trattate (controllo). I dati sono stati ottenuti da tre esperimenti indipendenti in triplicato e rappresentati come media ± deviazione standard. Non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra i gruppi (ns: p > 0,05). [36]
Conclusioni
Tutte queste evidenze sottolineano il prezioso ruolo protettivo nei confronti delle infezioni virali prodotto dal consumo adeguato di latte e latticini, che si traduce nella riduzione del rischio di infezione da SARS-COV-2, riduzione della gravità della sintomatologia in relazione all’età ed un minor numero di giorni necessari per la negativizzazione dalla presenza dell’mRNA virale nell’organismo. [37]
A cura della Redazione
31. Berlutti F, Pantanella F, Natalizi T, et al. Antiviral Properties of Lactoferrin – A Natural Immunity Molecule. Molecules. 2011 Aug 16;16(8):6992-7018. doi: 10.3390/molecules16086992.
32. Valenti, P.; Antonini, G. Lactoferrin: An important host defence againstmicrobial and viral attack. Cell. Mol. Life Sci. 2005, 62, 2576-2587.
33. Yang,Z, Jiang R, Chen Q, et al. Concentration of Lactoferrin in Human Milk and Its Variation during Lactation in Different Chinese Populations. Nutrients. 2018 Sep; 10(9): 1235.
34. Superti F, Berlutti F, Paesano R, et al. Structure and activity of lactoferrin-A multi functional protective agent for human health. In Iron Metabolism and Disease; Fuchs, H., Ed.; Research Signpost: Kerala, India, 2008; pp. 1-32.
35. Alves NS, Azevedo AS, Dias BM, et al. Inhibition of SARS-CoV-2 Infection in Vero Cells by Bovine Lactoferrin under Different Iron – Saturation States. Pharmaceuticals (Basel). 2023 Sep 25;16(10):1352. doi: 10.3390/ph16101352.
36. Carvalho CA, Matos AR, Caetano BC, et al. In Vitro Inhibition of SARS-CoV-2 Infection by Bovine Lactoferrin. bioRxiv 2020.
37. Rosa L,Tripepi G, Naldi E, et al. Ambulatory COVID-19 Patients Treated with Lactoferrin as a Supplementary Antiviral Agent: A Preliminary Study.