Latte e derivati contro le carenze alimentari
Calcio, iodio e vitamina B12 sono alcune carenze alimentari diffuse in Italia che un corretto apporto di latte e derivati contribuisce a colmare.
CALCIO
L’assunzione raccomandata di calcio raggiunge livelli di 1,2-1,3 g al giorno, e un intake insufficiente predispone a un maggior rischio di osteoporosi, diffusa soprattutto nelle donne in post menopausa, ma ormai anche nel 23% delle donne oltre i 40 anni e nel 14% degli uomini over 60.
Eppure basta poco per colmare l’esigenza di calcio dell’organismo: basta il latte! Infatti poco più di un bicchiere fornisce circa il 24% del livello raccomandato per un bambino e il 30% di quello per una donna adulta. Il tutto a un prezzo accessibile e con poche calorie.
VITAMINA D
Anche la carenza di vitamina D è piuttosto diffusa, specialmente nei mesi invernali: riguarda 80 italiani su 100 e mette in pericolo la mineralizzazione dello scheletro, poiché complica l’assorbimento del calcio a livello intestinale. La Vitamina D è inoltre molto importante per la salute cardiovascolare e il sistema immunitario.
Sintetizzata a livello cutaneo per l’80%, grazie ai raggi ultravioletti, per il restante 20% deve essere introdotta con una dieta in cui non manchino latte, yogurt, burro e formaggi, che sono tra i pochi alimenti che la contengono naturalmente.
IODIO
Gustarsi latte e derivati significa contribuire a combattere anche l’insufficiente intake di iodio, che riguarda il 50% degli italiani e che mette a rischio il corretto funzionamento della tiroide. Ebbene, se nell’adulto l’apporto giornaliero necessario è stimato in 150 microgrammi al giorno, bastano 2 bicchieri di latte per fornirne già la metà!
VITAMINA B12
Contribuisce a ridurre la stanchezza, favorisce il normale funzionamento del sistema nervoso, influisce positivamente sul processo di invecchiamento: è la preziosa vitamina B12, presente in alimenti di origine animale come il latte, per cui basterebbe una porzione abbondante al giorno per arrivare a coprire il 50% del fabbisogno quotidiano. Purtroppo chi segue diete vegetariane non equilibrate o vegane è più soggetto ad incorrere in carenze; e questo, secondo alcuni studi, riguarda il 62% delle donne in gravidanza, il 25-86% dei bambini e il 21-41% degli adolescenti.
Focus sulla vitamina D
Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica riguardo al deficit di vitamina D. In questa infografica vediamo le funzioni, il fabbisogno e come interpretare gli stati carenziali di questa importante vitamina.