Pausa pranzo “fai da te”: come risparmiare e mangiare meglio
Secondo una indagine di Federconsumatori dello scorso anno, il costo medio di un pasto al bar, rappresentato per esempio da un piatto di pasta, un gelato, l’acqua e il caffè, è di 10,50 €. Lo stesso pasto portato da casa costa invece 2,65 €.
Ma un menu “da bar” come quello descritto, oltre che costoso, non è neppure troppo equilibrato, in primo luogo perché mancano frutta e verdura non sempre reperibili nelle paninerie o comunque non a buon mercato.
Ecco allora che la soluzione “fai da te” potrebbe permettere di contenere i costi ed anche di ottenere pasti nutrizionalmente più validi. In tale contesto i derivati del latte, naturalmente da alternare con altre scelte, possono essere di grande aiuto.
Di seguito vengono proposti alcuni esempi di menu per la pausa pranzo* che hanno fra i protagonisti i prodotti lattiero caseari e che sono stati formulati tenendo d’occhio i costi ma anche l’equilibrio della dieta.
Per un loro più corretto utilizzo, i menu sono stati corredati, oltre che dal profilo nutrizionale, anche da alcuni accorgimenti da adottare per trasportare e conservare correttamente gli alimenti fino al momento del consumo.
Questi consigli sono stati suggeriti dal professor Erasmo Neviani, Docente di Microbiologia degli Alimenti presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari di Parma.
Ma senza dimenticare che per un vero ristoro …
La pausa pranzo dovrebbe rappresentare un momento di ricarica non solo per il corpo, ma anche per la mente. Per questo va fatta in modo tranquillo, prendendosi il tempo necessario, mangiando lentamente e stando seduti.
Se possibile, conviene evitare di ricorrere troppo spesso al panino, ricordando che anche gli stessi ingredienti (come potrebbe essere un panino con mozzarella e pomodoro) possono risultare più gratificanti se ben disposti su un piatto.
Non dimentichiamo infatti che anche la vista e l’olfatto contribuiscono in modo determinante a quello che percepiamo come “sapore” di un cibo, ed è quindi facile aspettarsi che la mozzarella e pomodoro, disposti su un piatto alternando le fettine, e con aggiunta di basilico fresco, risultino più gratificanti di quando sono invece “ben nascosti” all’interno di un panino.
Infine, soprattutto per chi fa un lavoro sedentario, e se ne ha la possibilità, la pausa pranzo potrebbe rappresentare il momento giusto per fare anche una breve e rilassante passeggiata.
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Autore: Carla Favaro