Qual è il fabbisogno di calcio e come varia negli anni?
Qual è il fabbisogno di calcio giornaliero nelle diverse fasce d’età? Scopri cosa dice la scienza.
Il fabbisogno di calcio giornaliero cambia a seconda dell’età e di particolari condizioni, come la gravidanza, l’allattamento, la menopausa. Ecco quali sono le quantità raccomandate.
Fabbisogno di calcio in adulti e anziani
Osservando i livelli di assunzione giornalieri raccomandati di calcio (LARN, rev. 1996 Società Italiana di Nutrizione Umana) si può notare come il fabbisogno sia particolarmente elevato in età evolutiva, con un massimo nell’adolescenza (per permettere il raggiungimento, all’inizio dell’età adulta, di un picco di massa ossea che sia il più vicino possibile a quello geneticamente programmato) e si mantenga elevato fino ai 29 anni circa ovvero fino a quando è possibile aumentare la massa scheletrica.
Nell’età adulta, quando ormai si è raggiunto il picco di massa ossea, le necessità si abbassano a 800 mg al giorno.
Anche nell’anziano, in cui si registra una riduzione dell’assorbimento, si consiglia di aumentare l’apporto di calcio giornaliero per fa fronte alla fisiologica perdita di massa ossea.
Gravidanza, allattamento e menopausa: quanto calcio deve assumere una donna?
Durante la gravidanza e l’allattamento si consiglia, ovviamente, di aumentare l’assunzione di calcio per prevenire il depauperamento del patrimonio minerale della donna. Durante la menopausa invece, in cui la carenza di estrogeni determina perdita di massa ossea, si consiglia di aumentare la quota di calcio ingerita per minimizzare la perdita di massa ossea.
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Autore: Carla Favaro