Cominciamo a “gratificarci” con qualche dolcetto ed ecco scatenato l’effetto “Carb-Craving” che impedisce anche di dimagrire. Ma la soluzione per uscirne è a portata di tutti. Leggete qui…

Per dimagrire basta mangiare meno. Facile a dirsi. Peccato che, nella pratica, non funzioni proprio così. Lo dimostrano le tante persone che si sottopongono ogni anno, all’arrivo dei primi tepori, ad ogni genere di privazione, nella speranza di inaugurare l’estate in forma.

Il copione, per molti, è sempre lo stesso: dieta ferrea per una settimana e poi, con la scusa dello stress che manda in tilt l’equilibrio conquistato a fatica, si buttano a mare tutti i buoni propositi.

Ennesimo tentativo. Ennesimo fallimento. Ma la colpa non è solo della scarsa volontà o della gola. Anzi.

Spesso, tutto parte dalla scelta della dieta sbagliata: squilibrata e monotona, ma carica di promesse cui è difficile resistere. All’inizio la bilancia risponde bene e allora ci si illude. Poi, però, la guerra la vincono sempre i chili di troppo perché tanto più una dieta è lontana dalle nostre abitudini e dalle reali necessità dell’organismo, tanto più siamo portati ad abbandonarla presto.

Meglio così perché, quanto meno, si riducono i danni alla salute! Rimane però il famigerato effetto yo-yo che, statistiche alla mano, fa riacquistare tutto il peso perso nell’85% dei casi.

La cruda verità è che, se da una parte il cibo ci nutre e ci gratifica, dall’altra funziona inconsapevolmente come sedativo momentaneo (facile da reperire e a buon mercato) per affrontare con più serenità i disagi emotivi quotidiani, piccoli o grandi che siano.

Questa è una delle ragioni principali per cui le persone non riescono a raggiungere o a mantenere il peso ideale.

 

Le insidie dei dolci: più li mandi giù, più ti tirano sù, ma…

Homemade muffins with brown sugar isolated over white

In cima alla lista dei “comfort food” ovvero i cibi che più ricerchiamo quando abbiamo bisogno di tirarci su, ci sono da sempre i carboidrati, in particolare quelli semplici che, grazie al rapido passaggio nel sangue sottoforma di zuccheri, inducono l’aumento della serotonina. Basta un pezzo di cioccolata o un dolcetto ed ecco che, in una manciata di minuti, saremo avvolti da un piacevole senso di tranquillità e benessere! Peccato che l’effetto sia solo temporaneo: non appena si innalzeranno i livelli di insulina, la glicemia si abbasserà e ritornerà ancora più forte il bisogno di zuccheri.

Questa situazione che, oggi, coinvolge sempre più persone, è stata definita effetto “Carb-Craving” ovvero una fame irresistibile e crescente di carboidrati, in particolare semplici. Più l’assecondiamo, più il cervello ne richiede.  Da qui il circolo vizioso che porta a sviluppare, nel tempo, la resistenza insulinica, l’aumento di peso e persino disturbi dell’umore (1).

Particolarmente a rischio dipendenza da zuccheri sono le persone che hanno fisiologicamente bassi livelli di serotonina o che conducono una vita molto stressante poiché il livello di cortisolo stimola, a sua volta, l’insulina. Ecco, dunque, una delle possibili spiegazioni a chi dichiara “mangio poco e ingrasso”!

Le cose si fanno ancora più complesse quando i cibi ricchi di carboidrati sono anche particolarmente ricchi di grassi come, per esempio, la focaccia: una miscela “esplosiva” in grado di scatenare il craving nelle donne in forte sovrappeso o obese (2).

 

Come affrontare il “Carb-Craving” e dimagrire?

Per perdere peso in salute e, soprattutto, ridurre la fame compulsiva di carboidrati, una soluzione efficace può essere data dal consumo moderato e regolare di latte e latticini che – nell’ambito di una dieta equilibrata – permette una migliore gestione dell’appetito e della fame emotiva, promuovendo una perdita di peso più facile e duratura. Il merito è di varie sostanze contenute naturalmente nei latticini che, per diverse vie, contribuiscono alla causa: sieroproteine, caseina, calcio, grassi e triptofano. Ma andiamo con ordine.

 

1 Le sieroproteine per sentirsi subito sazi

 

2 La caseina per placare l’appetito a lungo

 

Il calcio e il suo ruolo “anti grasso”

 

I grassi… non tutti vengono per nuocere

 

Il triptofano modera l’appetito eccessivo

 

BIBLIOGRAFIA

1) Markku Timonen, Mauri Laakso, Jari Jokelainen, Ulla Rajala, V. Benno Meyer-Rochow, Sirkka Keinänen-Kiukaanniemi. Insulin resistance and depression: a cross sectional study. BMJ, Jan 2005; 330:17-18.

2) A N. Gearhardt , MT Rizk , TA Treat The association of food characteristics and individual differences with ratings of craving and liking Appetite 79 (2014) 166–173

Autore:

SAMANTHA BIALE, nutrizionista-diet coach e giornalista

 

Scarica il numero di Marzo 2016 de L’Attendibile:

Buonumore e linea addio, quando i carboidrati sono troppi. La soluzione è la dieta lattea!
Buonumore e linea addio, quando i carboidrati sono troppi. La soluzione è la dieta lattea!

Per dimagrire basta mangiare meno. Facile a dirsi. Peccato che, nella pratica, non funzioni proprio così. Lo dimostrano le tante persone che si sottopongono ogni anno, all’arrivo dei primi tepori, ad ogni genere di privazione, nella speranza di inaugurare l’estate in forma.